Ingredienti

Da piccola i fiori di campo mi parlavano e mi salutavano sorridenti. Per fortuna, non hanno mai smesso

La raccolta
Una delle cose che amo di più della pressa, è che ti consente di ottenere risultati bellissimi sopratutto con fiori o erbe piccole, consuete, che si trovano ovunque e che si trasportano in un piccolo contenitore o in un mazzolino. A parte la ricerca irresistibile di quadrifogli che sfido chiunque a non tentare, bastano un piccolo e celeste “non ti scordar di me” cresciuto libero in un vaso incolto, un giallo fiore di senape ad un bordo strada e due foglie di prezzemolo per una meravigliosa composizione. Porto la pressa in qualsiasi passeggiata, sopratutto se ci sono bimbi, perché la ricerca e poi la composizione del quadretto da seccare, è un’attività che coinvolge sempre tutti, in modo semplice e creativo.

L’essiccazione
Dopo un mesetto, i fiori saranno pronti, anche se dipenderà dal loro contenuto di acqua. Lo capirete perché si staccheranno da soli. Raccoglietene qualcuno in più perché a volte possono rompersi. A me piace quando dimentico la pressa tra i quaderni e poi la ritrovo in una piovosa domenica d’inverno. Un regalo.

Ne faccio quadretti (uno con i trifogli mia figlia lo conserva da quando era piccola), biglietti d’auguri, oppure la uso per arricchire il mio quaderno herbarium, che uso per studiare.

Come fare una pressa
Vi lascio qui pochi semplici passaggi per costruirvi una pressa. Ovviamente va bene anche la vecchia tecnica di una pesante pila di libri, ma poterla portare in giro, a me piace molto e mi aiuta sia preservare la bellezza dei fiori che alla costruzione del mio quaderno erbario.

 

 

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